Immagini dalla preistoria

Nel 2022 l’archeologia non si fa più (soltanto) con pala e piccone: sono infatti a disposizione dei gruppi di ricerca anche strumentazioni all’avanguardia, come quelle che conosceremo in questo incontro. Scopriremo, ad esempio, come è stato realizzato il rilievo topografico ad alta precisione dell’area archeologica dei Balzi Rossi, finalizzato alla mappatura della falesia, alla documentazione dello stato di conservazione delle pareti e dei lembi di deposito archeologico ancora in situ. Per questa operazione sono stati utilizzati droni, dotati di specifici sensori e con camere stabilizzate ad altissima risoluzione, che hanno consentito anche di creare un corpus digitale aggiornato dell’arte parietale dei Balzi Rossi. Durante il mese di gennaio, nelle fasi preliminari di ripulitura ed annotazione delle immagini della Grotta del Caviglione, a circa 3,5 metri dall’attuale livello del suolo della caverna, sulla parete opposta a quella su cui si trova la famosa incisione del “cavallo”, le elaborazioni digitali delle immagini hanno permesso di individuare nuovi segni e tracce cromatiche che si aggiungono alle incisioni del Paleolitico Superiore già note. La banca dati così ottenuta ha consentito la realizzazione di modelli tridimensionali dell’area archeologica: indossando un visore, potrete così rivivere, in un vero e proprio viaggio nello spazio e nel tempo, le trasformazioni dell’area dei Balzi Rossi negli ultimi 30 mila anni!