False friends fra le stelle

Alcuni concetti, in astronomia come in altre discipline scientifiche, vengono espressi attraverso parole, frasi o locuzioni che assumono, in quel particolare contesto o ambito scientifico, un significato parzialmente o completamente diverso dall'uso comune, creando così confusione e straniamento nelle persone non abituate al loro utilizzo. Fra gli innumerevoli esempi possiamo citare la parola "discreto", che in matematica descrive un andamento discontinuo di una funzione ma che nel comune gergo verbale assume tutt'altro significato e lo abbina a un giudizio sulla soddisfazione connessa a un esito. In campo più propriamente astronomico, il concetto di "magnitudine" necessita di una premessa per il neofita o per il non-scienziato, e cioè che a un valore numerico più elevato corrisponde una luminosità decrescente. Altro esempio contro-intuitivo lo abbiamo nel caso dei pianeti Mercurio e Venere che, quando sono in elongazione occidentale sono visibili a oriente in quanto il punto di vista, in questo caso, è assunto sul Sole. In questo incontro, anche grazie al contributo di un illustratore professionista, discuteremo in modo divertente e interattivo su queste differenze di contesto, familiarizzando così con un linguaggio che troppo spesso è distante dall'uso comune.