Einstein ha ancora ragione?

Buchi neri ripresi con l'Event Horizon Telescope

Conversazione con Ciriaco Goddi, Mariafelicia De Laurentis, modera Matteo Massicci
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Quando 

24 ottobre, ore 18:30

Dove 

Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio
Piazza Matteotti, 9

Età consigliata 

Da 16 anni

Tipologia e disciplina 

Conversazione
Astrofisica, cosmologia e spazio

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
La collaborazione dell'Event Horizon Telescope (EHT) ha pubblicato, nell’aprile del 2019, la prima foto di un buco nero: definita da alcuni come ‘la foto del secolo’, ha subito fatto il giro del mondo, conquistando le prime pagine dei principali quotidiani e stuzzicando la curiosità del pubblico. Protagonista di quell’evento epocale, il buco nero al centro della galassia M87, distante dal nostro pianeta poco meno di 55 milioni di anni luce. Nel 2021, poi, quella stessa immagine si è arricchita di dettagli che ci hanno permesso per la prima volta di leggere i campi magnetici nelle vicinanze dell'orizzonte degli eventi, un risultato fondamentale per comprendere come la materia accresce su un buco nero. Quest’anno la collaborazione EHT ha pubblicato un altro risultato storico, questa volta riguardante la superstar di tutti i buchi neri, Sagittarius A*, un buco nero di ben 4 milioni di masse solari che risiede nel centro della nostra Galassia, a circa 25 mila anni luce da noi. I nuovi risultati ci permettono di testare la famosa Teoria Generale della Relatività formulata da Einstein nel 1915 oltre i limiti finora possibili, inclusi quelli imposti dalla famosa foto di M87. Einstein ha ancora ragione? Cercheremo di dare una risposta a questa domanda, che potrebbe avere delle implicazioni fondamentali sulla nostra concezione dell’Universo!

In collaborazione con

Istituto Nazionale di Astrofisica, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

Ciriaco Goddi, docente di fisica (Università degli Studi di Cagliari) e ricercatore associato all'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e alla sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Si occupa prevalentemente di osservazioni astronomiche di regioni di formazione stellare, buchi neri e nuclei galattici attivi, utilizzando radiotelescopi. 

Mariafelicia de Laurentis, docente di astronomia e astrofisica (Università di Napoli “Federico II”) e ricercatore associato presso la sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Ha al suo attivo più di 250 pubblicazioni su riviste scientifiche con peer review. Si occupa prevalentemente di astrofisica relativistica e fisica della gravitazione nei loro aspetti teorici e fenomenologici.

Matteo Massicci, giornalista pubblicista, lavora presso l'ufficio comunicazione dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), dove si occupa di comunicazione istituzionale e fa parte della redazione di Asimmetrie, il semestrale monografico di divulgazione scientifica dell'INFN; è laureato in Storia, Logica e Filosofia della Scienza (Università di Firenze) ed ha conseguito il master in comunicazione della scienza, "Franco Prattico" della SISSA di Trieste.

Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio
Piazza Matteotti, 9