Alcol o etanolo?

Un tempo, così come per gli elementi della tavola periodica, lo scienziato che scopriva una nuova molecola (isolata da una pianta, da un animale, o sintetizzata in laboratorio) le assegnava un nome arbitrario, che poteva fare riferimento alla fonte naturale di origine o alle sue caratteristiche chimico-fisiche, o che addirittura era frutto della fantasia dello scopritore. È così che sono diventati di uso comune nomi come morfina (da Morfeo, Dio del sonno). A volte questi nomi sono anche divertenti, come il “malato di calcio”, l’“acido angelico”, il “cubano” o, ancora, la “cadaverina”. Il linguaggio chimico tuttavia ha bisogno di essere preciso e rigoroso: non sarebbe possibile, infatti, fare affidamento solo sulla buona memoria degli scienziati per assegnare una struttura ad ogni composto sulla base del suo nome comune. È stata quindi introdotta la nomenclatura sistematica IUPAC che, attraverso delle regole prestabilite, consente di assegnare a ciascuna molecola un nome solo sulla base della sua struttura, e viceversa consente di risalire alla struttura di un composto solo sulla base del suo nome. In questo modo il linguaggio chimico forse perde un po’ di fantasia (ed anche di divertimento!) ma diventa universale, fruibile da tutti. Divisi in squadre, affronterete diversi giochi alla scoperta dei concetti di isomeria e gruppi funzionali, formule brute e struttura molecolare, cercando di associare i nomi comuni delle molecole ai corrispettivi nomi sistematici.