Quanto

La parola che ha cambiato la fisica

Conferenza/Spettacolo con Marco Pallavicini, Danilo Rea
Voglio partecipare

Quando 

20 ottobre, ore 21:00

Dove 

Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio
Piazza Matteotti, 9

Età consigliata 

Da 16 anni

Tipologia e disciplina 

Conferenza/Spettacolo
Fisica e materia

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
Se vi chiedessero di stabilire una linea, una dimensione o uno spazio di confine tra il mondo macroscopico e quello microscopico vi trovereste probabilmente in forte difficoltà. Esiste un punto di incontro tra la realtà fisica che conosciamo, fatta di oggetti, persone, animali, stelle e pianeti, e il mondo degli atomi e delle particelle? Non è possibile stabilire un confine, che esso sia materiale o immateriale, ma a un certo punto della sua storia, la fisica ha dovuto coniare una parola, inventandola dal nulla, per definire quel punto d’incontro e descriverne le caratteristiche. Con il suo contenuto rivoluzionario, la parola “quanto” traghetta la fisica dalla visione classica di Galileo e Newton verso il cambiamento che si apre con Einstein, Planck, Heisenberg e altri, e che in buona misura è giudicato innaturale anche dai suoi pionieri. Ci inoltreremo in un viaggio che, sapientemente accompagnato dalla musica, descrive tappa dopo tappa la rottura che ha portato la fisica classica a cedere il passo alla Meccanica Quantistica come descrizione della realtà. Attraversando evoluzioni controintuitive, spesso spiazzanti, il viaggio è un percorso di spogliazione dai preconcetti e dalle idee che permeano la nostra quotidianità. Il punto di arrivo è quella dimensione, fatta per lo più di vuoto, che caratterizza la fisica del molto piccolo e della quale la Meccanica Quantistica è a tutti gli effetti la più accurata rappresentazione.

In collaborazione con

Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

Marco Pallavicini, vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e professore all’Università di Genova. Ha lavorato negli USA al Fermilab e a SLAC. Ha partecipato alla missione ESA Euso per lo studio dei raggi cosmici in atmosfera. Autore di 170 lavori, vincitore di un ERC, si occupa di fisica del neutrino ed è stato responsabile dell’esperimento Borexino ai Laboratori del Gran Sasso. Dal 2016 è presidente del Festival della Scienza di Genova.

Danilo Rea, pianista poliedrico, diplomato al conservatorio di musica “Santa Cecilia di Roma”, propone in concerto interpretazioni di standard jazz e pop, riletture dei grandi brani della lirica dando vita attraverso l’improvvisazione libera a momenti di puro lirismo e ispirazione. Tra le collaborazioni concertistiche e discografiche più importanti quelle con Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Michael Brecker, Billy Cobam, Aldo Romano, Dave Liebman, Joe Lovano e nel pop quelle con Mina, Pino Daniele, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia. Ha tenuto concerti in Francia, Inghilterra, USA, India, Senegal, Cina. 

Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio
Piazza Matteotti, 9