Lingue, azioni, regole: cosa ci dice il cervello?

Linguaggio tra linguistica e neuroscienze

Incontro con Luciano Fadiga, Andrea Moro, modera Stefano Cappa
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Quando 

22 ottobre, ore 15:00

Dove 

Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio
Piazza Matteotti, 9

Età consigliata 

Da 16 anni

Tipologia e disciplina 

Incontro
Scienze della vita

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
I meccanismi grazie a cui il linguaggio nasce e si evolve nel nostro cervello hanno da sempre affascinato linguisti e neuroscienziati. Una delle scoperte più importanti della linguistica contemporanea è che le lingue umane non variano a piacere, ma sono limitate da alcuni principi, il più importante dei quali è che le regole ignorano l’ordine lineare delle parole. L’esistenza dei confini di Babele pone il problema di quale sia l’origine di questi principi: culturale o biologica? La reazione del cervello a “lingue impossibili" (lingue progettate artificialmente, che li violano) ha mostrato che questi confini sono l’espressione dell’architettura neurobiologica del cervello umano. Anche la localizzazione nel cervello delle funzioni linguistiche si è molto evoluta nel tempo, e il quadro classico (area di Wernicke, posteriore, per la comprensione, e di Broca, frontale, per la produzione) si è complicato: è stato infatti osservato che altre attività cognitive, come il calcolo matematico, l’ascolto della musica, l’elaborazione di relazioni logiche, ma anche l’osservazione di azioni altrui e la produzione di sequenze motorie, producono intense attivazioni dei circuiti del linguaggio: sembra che linguaggio, matematica, musica, azione, condividano le stesse proprietà sintattiche di origine sensorimotoria, derivate cioè dalla complessa rete di processi e circuiti cerebrali deputati alla programmazione dell’azione.

In collaborazione con

Istituto Italiano di Tecnologia

Luciano Fadiga, professore di Fisiologia a Ferrara e direttore del Centro di Neurofisiologia traslazionale dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Neurofisiologo, studia da anni il sistema nervoso per capire come riusciamo a interpretare il comportamento degli altri esseri umani attorno a noi. Negli anni 90 ha scoperto assieme ai suoi colleghi di Parma i cosiddetti neuroni specchio. Ha dedicato gran parte della sua attività scientifica allo studio della comunicazione e del linguaggio.

Andrea Moro, professore di linguistica generale alla IUSS di Pavia, diplomato a Ginevra. È stato visiting scientist a MIT e Harvard. Utilizzando grammatiche artificiali, ha dimostrato che le regole del linguaggio non sono invenzioni culturali ma espressione dell'architettura neurobiologica del cervello. Studiando il verbo essere ha formulato una teoria sulla simmetria nelle lingue umane. Il suo ultimo saggio scritto con Noam Chomsky è Il segreto delle Parole (La Nave di Teseo, 2022). Con il romanzo Il segreto di Pietramala (La Nave di Teseo, 2018) ha vinto il premio letterario internazionale “Flaiano”.

Stefano Cappa neurologo e neuroscienziato cognitivo. Attualmente è Professore Ordinario di Neurologia presso l'Istituto Universitario di Studi Avanzati (IUSS) e direttore del Dementia Research Center presso l'Istituto Nazionale Neurologico, Fondazione IRCCS Mondino di Pavia. Le sue principali aree di competenza clinica e di ricerca sono i disturbi del linguaggio, della memoria e della cognizione sociale, lo sviluppo e l'applicazione di test comportamentali ed il neuroimaging avanzato ai disturbi neurodegenerativi, con particolare riguardo alla Malattia di Alzheimer e allo Spettro Fronto-temporale.

Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio
Piazza Matteotti, 9