Il terremoto di Lisbona del 1755

Dalla catastrofe alla rivoluzione scientifica e filosofica

Lectio Magistralis con Claudio Eva
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Quando 

29 ottobre, ore 15:00

Dove 

Università degli Studi di Genova, Balbi 5, Aula della Meridiana
Via Balbi, 5

Età consigliata 

Da 16 anni

Tipologia e disciplina 

Lectio Magistralis
Scienze della Terra, del Mare e dell'Ambiente

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
L'1 novembre 1755 la città di Lisbona venne quasi completamente distrutta da un fortissimo terremoto di magnitudo stimata di 8,5/8,7 gradi Richter, che interessò un’area di 10 milioni di Km2 e fu avvertito in gran parte dell’Europa e dell’Africa settentrionale. Alla distruzione seguì un grandissimo incendio che perdurò per circa sette giorni nella parte più alta della Città; circa mezz’ora dopo la disastrosa scossa, un’onda di tsunami valutata dai 10 ai 15 m investì e distrusse tutta la parte bassa della Città. La concomitanza di questi tre eventi disastrosi, ricostruiti grazie alle moderne tecniche di indagine sismologica, portò al decesso di circa il 30% degli abitanti. Superata la fase di emergenza, venne pianificata la radicale ricostruzione della Città Bassa, seguendo la volontà di erigere delle costruzioni che potessero resistere alle forze sismiche: iniziò così la sperimentazione empirica dei concetti basilari della moderna ingegneria antisismica. Da un punto di vista puramente sismologico inizia poi la mappatura del danno anche in funzione della tipologia del costruito. Ma la rivoluzione principale del terremoto di Lisbona, che avvenne in pieno periodo illuminista, fu sul pensiero filosofico: sparisce per sempre la volontà di Dio ed è sempre più l’Uomo ad essere imputato delle catastrofi che accadono, comprese le Guerre mondiali e “locali”, la Shoah e le pandemie. Oggi questo terremoto si pone quindi come base della moderna filosofia delle catastrofi.

Note

Con il patrocinio dell'Accademia Ligure di Scienze e Lettere.

In collaborazione con

Università degli Studi di Genova, Instituto Camões, Ambasciata del Portogallo

Claudio Eva, membro effettivo dell'Accademia Ligure di Scienze e Lettere, già Professore Ordinario di Fisica Terrestre e di Sismologia presso l’Università degli Studi di Genova; presso l’ateneo ligure è stato anche Direttore dell’Istituto Geofisico e Geodetico e Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra. La sua attività scientifica, documentata da circa 150 lavori a stampa e da oltre 200 presentazioni a convegni nazionali ed internazionali, si è incentrata sulla gestione di reti sismiche regionali e locali, sulla sismologia osservazionale, le analisi di sismicità, di pericolosità e di rischio  sismico, sulla microzonazione ed analisi di sito, sulla tomografia sismica e sulla sismologia applicata all’ingegneria.

Università degli Studi di Genova, Balbi 5, Aula della Meridiana
Via Balbi, 5