DNA Data Storage

La (nano)archiviazione del futuro

Conversazione con Roman Krahne, Robert Grass
Voglio partecipare

Quando 

1 novembre, ore 15:30

Dove 

Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio
Piazza Matteotti, 9

Età consigliata 

Da 16 anni

Tipologia e disciplina 

Conversazione
Chimica e Materiali

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
Negli ultimi anni, con l’avvento dell’era dell’informazione, si è assistito a una crescita esponenziale dei dati prodotti ogni giorno: l'International Data Corporation ha previsto che i dati globali cresceranno fino a 175 zettabyte (1 ZB = circa 1 miliardo di Terabyte) entro il 2025. Questo aumento vertiginoso ha richiesto lo sviluppo di nuovi supporti di memorizzazione, in quanto i sistemi di archiviazione convenzionali, come i supporti magnetici, elettronici o ottici, potrebbero diventare insostenibili a causa della loro durata limitata, del costo delle loro infrastrutture e del loro consumo energetico. Il DNA rappresenta un'alternativa interessante per l'archiviazione dei dati, grazie alla sua elevata densità fisica, alla riproducibilità e all'eccellente durata, e nell'ultimo decennio sono stati compiuti rapidi progressi sfruttando materiali a base di DNA progettati artificialmente: oltre alla codifica con sequenze di acidi nucleici, sono state sviluppate anche diverse forme di strategie di archiviazione dei dati che utilizzano nanostrutture di DNA. Scopriremo i più recenti progressi basati sul DNA in materia di codifica, scrittura, memorizzazione, recupero, lettura e decodifica dei dati, alla scoperta del (nano)mondo dell’archiviazione!

Note

Nell'ambito del progetto europeo DNA-FAIRYLIGHTS del programma Horizon 2020 research and innovation actions (grant agreement no. 964995).

In collaborazione con

Istituto Italiano di Tecnologia

Roman Krahne, Principal Investigator della linea di ricerca di Optoelectronic presso l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova.I suoi interessi di ricerca sono incentrati su nuovi materiali emettitori di luce, metamateriali, dispositivi fotonici, proprietà optoelettroniche di film sottili e auto-assemblati di nanocristalli, lasing da microcavità auto-assemblate, l'interazione eccitone-plasmone in nanostrutture ibride metallo-semiconduttore e scattering Raman di modi fononici confinati in nanomateriali. Autore di oltre 140 pubblicazioni,è coordinatore  di  vari progetti internazionali tra cui DNA-FAIRYLIGHTS.

Robert Grass, professore ordinario presso Functional Materials Laboratory dell’ETH di Zurigo. Ingegnere chimico, Robert Grass è un personaggio di spicco della ricercar sui temi dei nanomateriali, chimica delle superfici e chimica degli acici nucleici. Al momento, sta investigando l’uso del DNA come vettore e archivio di informazioni digitali.

Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio
Piazza Matteotti, 9